Accogliamo famiglie di richiedenti asilo, credendo nell'importanza della ricostituzione di un’intimità del nucleo famigliare dopo le difficoltà vissute durante il viaggio e abbiamo quindi sempre attribuito un appartamento a ogni nucleo, escludendo le strutture o le grandi comunità, prediligendo piuttosto la vicinanza territoriale e la presenza di più alloggi presso gli stessi immobili. La scuola per i bambini più piccoli gioca un ruolo importante, perché permette alle madri di aprirsi all’esterno del nucleo ed ai bambini di approcciare presto alla lingua italiana e avere il confronto con i coetanei. Per quanto riguarda la scuola dell’obbligo dalla primaria alle scuole medie superiori, è la porta verso il mondo attraverso la quale dovrebbero affacciarsi tutti i minori richiedenti asilo per approcciarsi a un’integrazione completa. Le attività sportive sono sempre proposte ai ragazzi tra i sei e i diciotto anni per favorire la loro socialità e lo sviluppo psicofisico attraverso un’attività di gruppo che li faccia mettere in discussione e dia loro la possibilità di esprimersi in qualcosa in cui emergono per le proprie capacità. A Torino collaboriamo con alcune società sportive, ad esempio l’Olimpiasport presso lo Sporting Dora per la scuola calcio e l’A.S.D. Giuco ‘97 per il gioco del rugby. Nell’esperienza della cooperativa le collaborazioni realizzate sui territori sono state di diversa natura e realizzate con svariati soggetti: lo SPI CGIL, la croce rossa e i suoi volontari, gruppi spontanei di cittadini che si sono offerti d’ insegnare l’italiano quando la scuola pubblica è chiusa. A Gassino Torinese in particolare il lavoro con la Parrocchia di San Pietro e Paolo e la collaborazione con il CISA (consorzio socio assistenziale) ci ha permesso di promuovere i nuclei famigliari sul territorio diventando parte integrante della comunità. A Torino in particolare abbiamo valorizzato le competenze creative di alcuni beneficiari in ambito musicale, iscrivendo alcuni beneficiari alla scuola di musica del Sermig di Torino e presso l’associazione Sfera Culture che ha costituito un’orchestra popolare composta d’italiani e stranieri.